La rivoluzione della sostenibilità (16): come vogliamo lavorare?
Come è cambiato negli ultimi anni il modo di lavorare? Che tipologia di lavori sta generando l’attuale fase di sviluppo iper-capitalista?
Parto da queste domande per riflettere sul presente e sul futuro del mondo del lavoro. Gli ultimi due decenni hanno visto l’avanzata di perlomeno due fenomeni che più di altri hanno avuto un impatto rivoluzionario: da una parte l’entrata in gioco della posta elettronica e di Internet, con la conseguente impennata della quantità e della velocità delle comunicazioni da gestire; dall’altra il progressivo aumento di focus sul marketing, per far crescere il volume d’affari e gestire in maniera più individualizzata la relazione con i clienti.
Questi sviluppi hanno contribuito a impattare in maniera sostanziale le dinamiche di gestione dell’attenzione sul lavoro. Con l’avanzare della telematica, le attività materiali hanno trovato rispecchiamento nel mondo digitale, con un conseguente drastico aumento della percentuale di persone che lavorano al computer. Si andato affermando un modello di lavoro multi-tasking: da una parte si gestiscono parallelamente e contemporaneamente molteplici attività a schermo; dall’altra si dedica sempre più tempo a scrivere e rispondere a mail e comunicazioni.