Alla ricerca della perfezione
La recente esperienza in Austria mi ha dato modo di ragionare su perfezione e perfezionismo. Credo sia l’aspetto che a chiunque salti piu’ all’occhio appena varcato il confine, e piu’ ti relazioni con il paese, piu’ tale aspetto diventa rilevante e sofisticato nelle sue implicazioni. Ti sembra l’elemento chiave per capire l’intera cultura, quel movente che si ritrova all’origine di ogni cosa e ogni azione.
La perfezione in Austria si manifesta probabilmente su due versanti: il rapporto delle persone con la natura; il rapporto delle persone con la loro vita e tra di loro.
Per chi tende alla perfezione, la natura e’ soggetto “naturale” di attenzione: la sua bellezza e le sue infallibili leggi sono forse quello di piu’ vicino alla perfezione si possa osservare.
Da questo punto di vista, il contatto e l’immersione nella natura equivale per molti austriaci a una ricerca “divina”. Lo stesso si potrebbe dire della musica classica, presenza costante e finanche ossessiva, e di quell’incredibile silenzio che sovrasta ogni cosa non appena cala la notte (di giorno l’abitudine e’ quella di parlare poco e a bassa voce, quasi a volere mantenere sempre integra l’armonia). Tale “ricerca divina” ha reso i miei occhi l’Austria un posto straordinario, consegnandomi, con l’aiuto dei paesaggi incantati di Salisburgo, delle soddisfazioni e una percezione generale di armonia mai provati prima.