Sui valori umani: un viaggio dalla perfezione all’amore
“Imperfezione. Una storia naturale”. Questo il titolo di un saggio di Telmo Pievani, oltre che di una sua recente conferenza a cui anche io partecipo. Rimane dentro di me uno stimolo a riflettere sul tema della perfezione, e sento che è arrivato il momento di mettere un po’ di ordine nei miei appunti…
La tesi principali sostenuta dall’accademico padovano è che il mondo naturale, lungi dall’essere un esempio di perfezione, presenta innumerevoli casi di evoluzione imperfetta. Lo studio del genoma umano e animale, per esempio, rivela che esso è pieno di asimmetrie, ridondanze e “rattoppi”. L’universo stesso cresce attraverso imperfezioni, tanto che Pievani sostiene che l’evoluzione “non è un ingegnere che ottimizza le sue invenzioni, ma un artigiano che fa quel che può e trasforma con fantasia il materiale a disposizione, arrangiandosi e rimaneggiando”.
Riconoscere che anche la natura è imperfetta, secondo l’autore, solleva gli esseri umani da un rigore e un’ansia da prestazione che non sono realmente necessari. L’insegnamento della natura è invece quello di accogliere tutte le diversità e le fragilità in gioco, perché lungi dall’essere dei difetti esse rappresentano i mattoni dell’evoluzione.