Filippo Dal Fiore

on37qi - fhwkht - od9tla - 9hb937 - 01updz - vhnwvs - sut8dn - x8eo8k

Blog

Sul sistema competitivo

November 4, 2016
alti-e-bassi-300x242

Ripensando al mio scorso articolo sulle dinamiche competitive o collaborative tra aziende, mi focalizzo su settore mediatico. Intuisco che in questo più che in altri si possano osservare gli effetti nocivi di un sistema in cui la presenza di “concorrenti” comporta non solo una distrazione ma anche un’influenza rilevante sui contenuti che vengono proposti.

Si pensi ai format di informazione che quotidianamente competono per la nostra attenzione: dai giornali cartacei ai telegiornali, dai giornali sul web fino ai giornali radio. Ogni giorno si prefiggono di generare nuovi contenuti, così che spesso, anche per paura di essere sopraffatti dai concorrenti, i direttori di testata convergono sulle tematiche più in voga dando spazio a chi “la spara più grossa”.

Favorendo una perdita di varietà e di qualità, l’iper-competizione sembra favorire l’involuzione piuttosto che l’evoluzione del mercato mediatico. Le tematiche che fanno notizia si restringono e si fossilizzano. Allo stesso tempo l’obiettività e l’approfondimento vengono messi in secondo piano a favore del sensazionalismo e della morbosità, con ripercussioni problematiche sull’immaginario collettivo e sulla psicologia delle persone. Chi entra nel mercato “agguerrito” e “per competere” reputa necessario allinearsi a ciò che già in larga misura viene proposto, senza pensare che si possa fare giornalismo in tanti altri modi.

Il contesto competitivo porta quindi a un appiattimento verso il basso dei prodotti, se non a una vera e propria rincorsa al ribasso. Invece che manifestare in modo originale la propria unicità, le aziende si copiano le une con le altre, incluso nelle pratiche che inficiano la qualità del prodotto proposto ai clienti. La percezione di una minaccia diretta fa sì che alla creatività subentri la paura: se non si adatterà la propria offerta al nuovo contesto in cui i livelli di qualità e di prezzo si stanno abbassando, si potranno perdere vecchie fette di mercato o smettere di guadagnarne di nuove.

Se tutto questo è vero, è anche però vero che il contesto competivo produce anche un effetto contrario, in termini di offerta più evoluta proposta dalle aziende sul mercato. Penso a tutti quei nuovi format e contenuti innovativi ed edificanti ospitati su Internet e sugli altri media, frutto dell’ingegno e della cultura di persone e imprese che hanno creduto nel proprio valore senza “svendersi” sul mercato di massa. Questi nuovi attori hanno imparato quello che c’era da imparare e ignorato quello che c’era da ignorare, evitando di lasciarsi travolgere dai timori e sensazionalismi dominanti.

Prima ancora di pensare a un nuovo paradigma di economia collaborativa in risposta a quella competitiva, è forse quindi necessario insegnare alle aziende (e alle persone) a meglio definire, aggiornare e credere nell’unicità del proprio potenziale, imparando ma anche disimparando dagli altri. Così facendo ci si costruirà quella solidità necessaria a non lasciarsi travolgere dalle paure o dalle tentazioni di facili scorciatoie, restando fedeli alla strada del lavoro e della qualità.

La nuova attitudine imprenditoriale che descrivo è forse sempre esistita e si emancipa dall’ossessione della crescita, così come dall’intolleranza verso gli alti e i bassi. Il fatto che le proprie attività non crescano non è necessariamente un segno che non si stia facendo la cosa giusta, ma piuttosto che i tempi non sono ancora maturi per una più larga diffusione del prodotto o servizio che si propone. Piuttosto vale la pena lavorare più a stretto contatto con le fasce di clientela che più si hanno più a cuore, per costruire insieme a loro il futuro più autenticamente desiderato.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

*

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

RSS Feed