January 15, 2016
E’ il giorno di Natale. Ci svegliamo prima dell’alba perché ci attende un viaggio di famiglia a Parigi. Pochi chilometri ci dividono dall’Aeroporto Marco Polo di Venezia, e io già temo la situazione che mi si parerà davanti. Da qualche anno questo aeroporto affacciato sulla Laguna di Venezia è in espansione, anche attraverso l’ampliamento dei parcheggi e delle strade di confluenza. A farne le spese è un vasto bosco, mantenuto da decenni e uno dei pochi residuali in questo territorio pianeggiante: tutto il resto se ne è già andato per far largo a spazi agricoli, industriali e abitativi di ogni tipo.
Me lo aspettavo un nuovo colpo al cuore: dopo aver assistito al progressivo rimaneggiamento del pioppeto, ora è la volta della pineta marittima, tanto più preziosa quanto più rara da queste parti. La foresta di alberi si trasforma piano piano in foresta di automobili parcheggiate tra gli alberi. Anche il resto del verde a ridosso della strada statale Triestina viene pesantemente rimaneggiato, per far posto a un pezzo di tangenziale a doppia carreggiata con tanto di mega-rotonda di accesso all’Aeroporto. Un’opera sproporzionata e non necessaria nel presente, tale e quale molte altre che da qualche anno a questa parte si vedono spuntare come funghi nelle pianure del Veneto.
Continua...