Alle 4 e mezza in Piazza Skype
Lo scoccare delle 16.25 preallarma i colleghi sulla riunione incombente.
F., direttore del gruppo di lavoro per lo sviluppo del nuovo sofware, chiude la finestra delle e-mail e riordina gli appunti in una delle sue due postazioni di lavoro di Padova, un ufficio condiviso in uno studio medico di famiglia.
V., supervisore tecnico e contemporaneamente neo-assunto in una multinazionale della Silicon Valley, chiude la porta del proprio ufficio casalingo: in attesa della nuova sede della multinazionale ad Amsterdam, lavora da casa durante il pomeriggio e la sera fino a tardi, sincronizzato agli orari dei colleghi californiani.
B., specialista nell’analisi dei dati, consegna il nipotino alla baby sitter e si fa spazio sul tavolo del soggiorno in una casa di Velbert, in Germania: e’ li’ da un mese per aiutare la sorella che sta per partorire il secondo figlio e il cui marito e’ in ospedale.
P., supervisore scientifico, chiude la porta del proprio ufficio presso il dipartimento di Fisica dell’Universita’ di Atene, altrimenti gli studenti potrebbero fare irruzione.