Filippo Dal Fiore

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Giudizio contro comprensione

January 22, 2016 No Comments»
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Giusto una settimana fa scrivevo e pubblicavo un articolo intitolato “Economia contro territorio”. Un articolo che mi costava molta fatica scrivere: sull’onda di un’emozione negativa di risentimento, cercavo di mettere in luce il meccanismo inceppato all’origine dell’attuale rapporto tra attività economiche e politiche locali.

Quell’articolo mi ha lasciato il cuore infranto. Era, in qualche modo, pieno di giudizio e privo di speranza.

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Economia contro territorio

January 15, 2016 No Comments»
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E’ il giorno di Natale. Ci svegliamo prima dell’alba perché ci attende un viaggio di famiglia a Parigi. Pochi chilometri ci dividono dall’Aeroporto Marco Polo di Venezia, e io già temo la situazione che mi si parerà davanti. Da qualche anno questo aeroporto affacciato sulla Laguna di Venezia è in espansione, anche attraverso l’ampliamento dei parcheggi e delle strade di confluenza. A farne le spese è un vasto bosco, mantenuto da decenni e uno dei pochi residuali in questo territorio pianeggiante: tutto il resto se ne è già andato per far largo a spazi agricoli, industriali e abitativi di ogni tipo.

Me lo aspettavo un nuovo colpo al cuore: dopo aver assistito al progressivo rimaneggiamento del pioppeto, ora è la volta della pineta marittima, tanto più preziosa quanto più rara da queste parti. La foresta di alberi si trasforma piano piano in foresta di automobili parcheggiate tra gli alberi. Anche il resto del verde a ridosso della strada statale Triestina viene pesantemente rimaneggiato, per far posto a un pezzo di tangenziale a doppia carreggiata con tanto di mega-rotonda di accesso all’Aeroporto. Un’opera sproporzionata e non necessaria nel presente, tale e quale molte altre che da qualche anno a questa parte si vedono spuntare come funghi nelle pianure del Veneto.

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Usare la testa, usare il cuore

November 13, 2015 No Comments»
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Il mondo moderno sembra ogni giorno più complicato e rumoroso.
Procede attraverso la moltiplicazione incontrollata delle opzioni: sempre più cose da fare, da sapere, da considerare. Sempre più messaggi, modelli, azioni e attività possibili. Si fa largo inevitabilmente molta confusione, insieme al sentimento di non essere mai all’altezza, di “dovere” fare qualcosa di più per restare al passo.

Anche se raramente esiste una imprescindibile necessità di fare qualcosa, la reazione più comune allo stress è quello di cominciare noi stessi a strafare. Assorbendo inconsapevolmente il mood e le energie degli ambienti che frequentiamo, ci buttiamo in un eccesso di azione che risulta detrimentale alla sua qualità. Da lucido e creativo, il pensiero si fa reattivo e invasivo. Entrando in uno stato di allerta continua, ci precludiamo una disposizione naturale di rilassamento, che poi è la stessa che consente alle porte del nostro cuore di aprirsi.

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L’importanza delle vacanze

September 8, 2015 No Comments»
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Come ogni anno parto per le vacanze, e mi sembra di non averne bisogno.
Il lavoro mi piace, i lunghi weekend fuori città mi consentono comunque di vivere l’estate, i progetti in cantiere continuano a offrirmi nuovi stimoli. Eppure, senza saperlo, ne ho molto bisogno.

Mi serve qualche giorno in Sardegna per rendermi conto di quanto stessi correndo prima. Di quanto fossi indaffarato, tra lavoro e famiglia, nonostante qualche intermittente stacco tra Giugno e Ferragosto. In realtà, la spina non l’avevo mai interamente staccata, il treno in corsa non aveva mai avuto sufficientemente tempo per fermarsi. Gli schemi di azione e di pensiero continuavano a essere gli stessi, guidati dalla mia predisposizione a ottimizzare tempo e risorse per riuscire a fare più cose possibile.

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A scuola di sviluppo professionale

July 29, 2015 No Comments»
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E’ il 6 Febbraio e a Ferrara il tempo è ancora bello. Senza fermarsi il treno prosegue in direzione Bologna, ma all’orizzonte intravvediamo un muro di nubi. Mi squilla il telefono, è l’Università: Bologna si è svegliata sotto una fitta coltre di neve e la Business School di colle Barbiano rimarrà chiusa. Nulla da fare: l’avvio del mio corso di Professional Development, laboratorio di sviluppo professionale per gli oltre cinquanta ragazzi di tutto il mondo che frequentano il global MBA (Master in Business Administration), è rimandato a fine mese.

Il percorso si divide in più fasi, e rappresenta un’opportunità per condividere con altre persone gli insegnamenti raccolti in questi anni di avventure professionali. La maggior parte degli studenti si trova in una fase comparabile a quella in cui io stesso mi trovavo qualche anno fa: ha maturato alcune esperienze di lavoro e vede nell’MBA un’opportunità per accelerare o reindirizzare la propria carriera verso mete più ambiziose e personalmente rilevanti. Uno dei miei obiettivi è aiutare i ragazzi a capirsi meglio: individuando il proprio potenziale, ricostruendo il filo rosso del proprio percorso professionale, facendo luce su cosa più autenticamente ricercano nel lavoro e nella vita.

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