Quale opinione pubblica, e perchè?
E’ passato quasi un anno dall’inizio della crisi Covid, e questo tema domina ancora senza rivali le agende mediatiche e l’attenzione dell’opinione pubblica.
Il format predominante rimane quello del “bollettino di guerra” con il conteggio giornaliero dei malati e dei morti, suddivisi per regione e per nazione. Ogni giorno della settimana, ogni settimana, ogni mese è ormai così, e non sorprende che la gestione di questo virus abbia ormai compenetrato la psiche e la conversazione di tutti.
Questo enorme faro puntato a giorno sulla minaccia in corso trova il suo senso nel fatto che la crisi è inedita e ha risvolti molto ampi, non solo sulla salute pubblica, ma anche sulla quotidianità, socialità, lavoro ed economia di tutti. Al contempo, mette in evidenza quello che sembra essere lo strapotere mediatico sulle nostre vite: mai come ora ci rendiamo conto di quanto i media – a cui ora possiamo contribuire anche noi attraverso i social – concorrano a pilotare la nostra percezione della realtà, cercando di mantenerci agganciati attraverso la paura.