Usare la testa, usare il cuore
Il mondo moderno sembra ogni giorno più complicato e rumoroso.
Procede attraverso la moltiplicazione incontrollata delle opzioni: sempre più cose da fare, da sapere, da considerare. Sempre più messaggi, modelli, azioni e attività possibili. Si fa largo inevitabilmente molta confusione, insieme al sentimento di non essere mai all’altezza, di “dovere” fare qualcosa di più per restare al passo.
Anche se raramente esiste una imprescindibile necessità di fare qualcosa, la reazione più comune allo stress è quello di cominciare noi stessi a strafare. Assorbendo inconsapevolmente il mood e le energie degli ambienti che frequentiamo, ci buttiamo in un eccesso di azione che risulta detrimentale alla sua qualità. Da lucido e creativo, il pensiero si fa reattivo e invasivo. Entrando in uno stato di allerta continua, ci precludiamo una disposizione naturale di rilassamento, che poi è la stessa che consente alle porte del nostro cuore di aprirsi.