America: centro del mondo, fuori dal mondo?
In America è come se ti trovassi di fronte a uno strano paradosso.
Hai sicuramente la sensazione di essere “al centro del mondo”, non solo perché vedi e incontri persone di qualsiasi razza e nazionalità d’origine, quanto anche perché ragioni sempre con una prospettiva e un raggio d’azioni globali. L’umanità intera deve beneficiare del tuo lavoro per il suo bene e progresso. Inoltre, grazie alla globalizzazione, le scelte politiche ed economiche degli Stati Uniti fanno sentire il loro influsso in tutti i paesi del mondo.
Allo stesso tempo però ti senti “fuori dal mondo”, nel senso che percepisci che il paese in cui stai vivendo abbia un’idea un po’confusa o, meglio, iper-semplificata, di cosa c’è “out there”.
In America si ragiona spesso per macro-raggruppamenti: i latini, gli europei, gli asiatici; c’è quindi la speranza e la pretesa di fare del bene per l’umanità intera, senza sapere molto dell’incredibile varietà culturale che la compone. Gli americani pensano di conoscere le culture del mondo anche perché queste stesse culture sono rappresentate all’interno dei confini dell’America stessa, attraverso quelli che potrebbero essere definiti degli avamposti.